Inferno Caffè

Altra data coi Jesus of Suburbia. Organizzata da loro, per meglio dire. Una merda infatti.

Ma non è stata neanche colpa loro. Poveri, 4 ragazzini giovani si fanno prendere per il culo facilmente, rispetto a 5 adulti come noi, ma tant’è che così è andata.

Piatto di pasta scondito con sugo finto e acqua fuori frigo. Con questo volevano corromperci. Non ci sono riusciti. Il voto per noi sul locale è stato comunque negativo. E quanti soldi si sono fatti senza pagare neanche una band. Complimenti! Questo è il motivo per cui a Torino è difficile trovare gente che ti tratti come un musicista, piuttosto che come un coglione…

Altre brutte cose capitate: dal gestore che ti dice che ti stacca la spina se non finisci al mezzanotte (ma chi finisce mai a quell’ora!!! tanto vale suonare il liscio nelle balere, almeno lì suonano un pò di più), agli altri gruppi che ci mettono un’ora per fare il cambio palco, all’incapacità del tipo che si improvvisa fonico per quella sera e non riesce neanche a metterti un riverbero del cavolo come effetto per le voci…

Lasciamo perdere, quindi. Bella esperienza di merda, nonostante la gente accorsa abbia gradito un bel live “ristretto” della band.

E quando ti trovi male in un posto, non ci torni. A meno che le cose non cambino negli anni.

Uno ricordo positivo (a parte la nostra esibizione) Ema Gem che urla durante il soundcheck: Facciamo esplodere questo posto di merda!

Ben detto, man!